Cosa significa cicloturismo? E cosa serve per praticarlo? Quali sono le basi per le vacanze in bicicletta? Che bici serve e quale equipaggiamento? In poche parole, come diventare un cicloturista partendo da zero?
Sono tutte domande legittime per chi ha voglia di approcciarsi a questa tipologia di viaggio che sta conquistando sempre più persone: non solo appassionati con fiato e allenamento ma anche famiglie con bambini, coppie, giovani, pensionati, semplici curiosi che hanno voglia di capire meglio come funziona una vacanza in bicicletta.
Complice una maggiore attenzione all’ambiente, alla sostenibilità e alla voglia di riscoprire un ritmo più lento, che permette un approccio diverso con i luoghi, il cicloturismo negli ultimi anni sta aumentando, anche grazie agli investimenti in piste ciclabili, itinerari ben segnalati, strutture ad hoc per i ciclisti, attrezzatura e bike hotel.
E dopo l’attuale pandemia, che rende prioritario distanziamento sociale, spazi ampi all’aperto e riscoperta di circuiti lontani dal turismo di massa, siamo pronti a scommettere che il cicloturismo spopolerà anche nei prossimi mesi.
Cosa significa cicloturismo
Partiamo dall’inizio: cos’è il cicloturismo?
Semplice: significa fare turismo in bicicletta, anche alternando la due ruote al treno, alla macchina o ad altri mezzi di trasporto.
I cicloturisti possono dormire in tenda, portando con sé quindi tutto il necessario per la vacanza, oppure appoggiarsi a hotel, ostelli, agriturismi, b&b e soprattutto bikehotel, strutture che oltre al pernottamento offrono una serie di servizi per chi viaggia in bicicletta, tra cui officina meccanica e possibilità di lavare il mezzo.
Insomma ce n’è per tutti i gusti e per ogni budget!
Pronti a partire? Ecco i cinque passi per diventare un perfetto cicloturista.
1 – ITINERARIO
Il primo elemento da prendere in considerazione è la scelta dell’itinerario: si parte per fare cicloturismo in Italia? Oppure all’estero? Si preferisce una vacanza itinerante, con tappe ogni giorno e pernottamenti in posti diversi oppure soggiornare in unica base e poi pedalare durante il giorno nelle vicinanze? E soprattutto, su quale fondo stradale: asfalto o fuoristrada?
I fattori da valutare sono:
- durata delle vacanze a disposizione
- livello di allenamento
- budget totale
- presenza di piste ciclabili e strutture attrezzate per il cicloturismo lungo il percorso
- eventuali mezzi di trasporto per arrivare a destinazione
- meteo a destinazione (si può fare cicloturismo anche in inverno, per esempio nelle Marche, ma meglio essere attrezzati per la stagione fredda)
Si può optare per un viaggio fai da te, scegliendo in autonomia tappe, percorsi e pernottamenti (eventualmente prenotando prima). In questo caso, tenete presente che se scegliete di pernottare in tenda avrete del peso in più da portare in bici.
Oppure ci si può rivolgere ad agenzie e tour operator specializzati, che oltre a organizzare l’itinerario e fornire i pernottamenti portano i bagagli direttamente da una tappa all’altra, noleggiano bici e attrezzatura, organizzano formule di trasporto miste bici + treno e possono fornire meccanici e supporto in caso di imprevisti.
2 – bici per cicloturismo
Quale bici per cicloturismo scegliere? Tutto dipende dall’itinerario.
In generale, si parte scegliendo tra una mountainbike (Mtb) o una bici da trekking: attenzione perché non sono la stessa cosa.
La bici da trekking
Le bici da trekking o ibride vanno benissimo per i percorsi su strade asfaltate. Sopportano anche alcuni tratti di sterrato grazie ai copertoni tassellati e a sospensioni ad hoc ma non nascono per questo scopo.
Si tratta di bici che si adattano benissimo alle esigenze di chi parte per un viaggio in bicicletta e possono essere la scelta ideale per chi ha parecchi chilometri da percorrere. Si possono inoltre personalizzare con portapacchi, parafanghi, luci dinamo e ciclocomputer per bici da montare sul manubrio.
Le mountain Bike (Mtb)
Chi sceglie percorsi fuoristrada oppure misti dovrebbe optare per una mountainbike, che monta gomme più larghe e adatte a fondi stradali non asfaltati e ha sospensioni ammortizzate.
ebike, gravel, bici da corsa e bici da cicloturismo
Certo, mtb e bici da trekking possono essere la soluzione migliore per chi vuole cominciare, per chi si vuole approcciare al cicloturismo da zero. Ma non dimentichiamoci però che l’importante è viaggiare, partire, cominciare.
Come non dobbiamo dimenticarci che esistono tante altre bici per viaggiare:
- Si può fare cicloturismo in eBike? Certo che sì. Noi abbiamo scritto questo articolo: CICLOTURISMO IN EBIKE: MITI DA SFATARE SUI VIAGGI A PEDALATA ASSISTITA. Vi consigliamo di dargli un occhio…
- Gravel: sono bici tuttofare, (quasi) perfette anche per i viaggi. Ne avevamo parlato in questo articolo: GRAVEL: LA BICI (QUASI) PERFETTA PER IL CICLOTURISMO. ECCO PERCHÉ SCEGLIERLA
- Poi ci sono le bici da cicloturismo vere e proprie. A inizio 2021 abbiamo scritto questo articolo presentando una lista di modelli tra cui scegliere: BICI DA CICLOTURISMO, LE NOVITÀ PER IL 2021: UNA LISTA DI 11 MODELLI TRA CUI SCEGLIERE
- Bici da corsa. Si può usare per il bikepacking, senza problemi. Con alcuni accorgimenti. Guardate questo articolo: COME TRASFORMARE UNA BICI DA CORSA IN UNA BICI DA CICLOTURISMO
3 – equipaggiamento
Una volta scelto il percorso e acquistata la bici, occupiamoci dell’equipaggiamento.
Una vacanza in bicicletta prevede che ci siano:
- portapacchi con borse da bici dove mettere i bagagli (essenziali per ridurre il peso), per la versione “cicloturismo“
- borse da telaio per chi sceglie il “bikepacking“
- luci
- borsa da manubrio
- caschetto ed eventualmente guanti
- kit di riparazione di soccorso
- borraccia da bici
- kit di primo soccorso essenziale
- specchietto retrovisore
- giubbotto catarifrangente
- catena antifurto
- eventuale carrellino per il traporto dei bambini
4 – Allenamento
Prima di partire per una vacanza in bicicletta, molti si chiedono che tipo di allenamento occorre.
Chiariamoci subito: si tratta di una vacanza, non del Giro d’Italia! Esistono percorsi cicloturistici davvero adatti a tutti, anche a chi non va in palestra ogni giorno: l’importante è scegliere quello più adatto alla propria forma fisica.
Chi è alle prime esperienze farà meglio a scegliere un percorso semplice, con poco dislivello, tratti per lo più lineari e ben segnati, meglio se costeggiando corsi d’acqua o comunque con diversi luoghi dove potersi fermare per una sosta tra una tappa e l’altra.
Prima di partire è bene abituarsi alla bicicletta con qualche uscita, allungando man mano i tempi di percorrenza soprattutto nel mese che precede la partenza.
Come abbiamo scritto più sopra, ci sono agenzie che si occupano del trasporto bagagli tra una tappa e l’altra: significa che si esce la mattina dall’albergo in bicicletta e si ritrovano i bagagli comodamente nell’albergo successivo.
Viceversa, se si ha un buon allenamento si può decidere per una vacanza in bicicletta più impegnativa, con tappe più lunghe che richiedono anche fino a 8 ore (o anche di più) in sella alla bici.
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5 – In vacanza
La bici c’è, i bagagli sono pronti, l’itinerario è pianificato: l’ultimo consiglio? Godetevi la vacanza!
Guardate il paesaggio intorno a voi, assaporate il momento, gustate l’esperienza: una vacanza in bicicletta è un ottimo modo per entrare in sintonia con quel che vi circonda, seguire ritmi più lenti, stare tutto il giorno all’aria aperta, possibilmente in contesti naturali.
Che stiate pedalando in riva a un lago, lungo fiumi o attraverso boschi, in montagna o su piste ciclabili ben segnate, sappiate che state facendo bene al vostro corpo e all’ambiente.
Concedetevi pause gourmet a cena, approfittate dei piccoli borghi per scoprire botteghe artigiane e produttori locali, parlate con la gente del posto.
Insomma divertitevi: siamo sicuri che sarà la prima di tantissime altre vacanze in bicicletta!