Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Potremmo dire che non esiste una bici perfetta per il cicloturismo. Abbiamo detto che le gravel, sono mezzi tuttofare che soddisfano (senza rimpianti) anche il desiderio di chi vuole viaggiare. E poi certo, ci sono le bici “disegnate” in modo specifico per il cicloturismo.

Ma la bici migliore, in un certo senso, è la nostra. Ognuno di noi ha la sua bici da viaggio: quella che abbiamo già e con cui abbiamo macinato chilometri; quella che vorremmo comprare; quella che ci fa sentire comodi e ci fa stare bene. In quest’ottica, chi dice che non si possa fare cicloturismo in sella a una eBike?

Una eMtb in riva al Lago di Molveno
Una eMtb in riva al Lago di Molveno

due ruote “elettriche”

Lo abbiamo detto nel nostro editoriale di lancio: il cicloturismo è cambiato, non è più lo stesso. E ci sono tanti tipi di cicloturismo, tanti e diversi cicloturisti, molti modi di viaggiare su due ruote. Uno di questi è su una bicicletta a pedalata assistita.

La regola non scritta che il cicloturismo sia solo fatica e sofferenza, ci piace fino a un certo punto: il cicloturismo è prima di tutto scoperta, è un viaggio su due ruote. E se a qualcuno piacciono le due ruote “elettriche”, chi siamo noi per dire a queste persone che non sono dei veri cicloturisti? Dei veri viaggiatori?

ebike: successo di mercato

Oggi le proposte di viaggi in eBike stanno riempiendo i cataloghi di destinazioni e operatori del settore turistico. In campagna, in collina, sulle ciclabili più famose e su quelle ancora da scoprire. In montagna, soprattutto: l’Alta Badia, per esempio, da tre anni ha sdoganato un servizio di sharing per imparare a conoscere le Dolomiti in sella a una bici a pedalata assistita, rendendo il cicloturismo in vetta alla portata di un pubblico sempre più ampio.

E insieme alle proposte stanno aumentando anche i cicloturisti che scelgono proprio una eBike per i loro itinerari. Per motivi diversi: che siano legati alla salute, magari all’età; oppure per questioni di “tempo”, perché la spinta del motore aiuta a fare qualche chilometro in più; o semplicemente perché “mi piace così”. Punto e basta.

ebike in alta badia
Una eMtb Pinarello in Alta Badia

Di sicuro non si può obiettare sul fatto che le eBike stiano conquistando il mercato. Anzi, lo stiano trainando. E succede così da tempo. I dati diffusi da Ancma lo confermano: “La vendita (in pezzi) di biciclette ed eBike nel 2019 è stata di 1,713 milioni di unità, il 7% in più rispetto all’anno precedente mentre la vendita di eBike è cresciuta del 13% passando da 173 a 195mila pezzi venduti. Torna a crescere, a differenza degli altri anni, la bicicletta tradizionale, soprattutto city e trekking, in tutte le zone d’Italia. Tornano a crescere produzione e di conseguenza l’export. Tutto il mercato Italia, alla vendita, vale oggi circa 1,35 miliardi di euro”, si legge in una nota ufficiale di Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) diffusa prima dell’estate.

Ci sono poi altre conferme. La prima arriva dai produttori. Ormai non c’è brand che non abbia almeno un modello “elettrico” nel suo catalogo. Anzi, ci sono aziende che hanno palesemente deciso di investire le proprie energie sui mezzi a pedalata assistita, sia in ambito urban che sportivo. E così anche i festival e le fiere si riempiono di mezzi “elettrici”.

eroad bike pinarello nytro
La Pinarello Nytro, una eRoad Bike

La seconda giunge proprio dal settore agonistico: crescono le competizioni riservate alle eBike (noi abbiamo parlato del Giro E che è una formula ibrida tra gara e turismo) e le federazioni nazionali come quelle internazionali (Uci compresa) hanno da tempo detto come la pensano a riguardo, organizzando veri e propri campionati di categoria.

cicloturismo in ebike: miti da sfatare

Alla luce di tutto ciò, proviamo a sfatare qualche mito sulle eBike e sul viaggi in sella a mezzi “elettrici”.

non si fa fatica

Ognuno può pensarla come vuole. Ma chi dice che non si fa fatica, forse non ha mai provato una eBike. Non sono dei motorini, non si gira l’acceleratore, non si schiaccia un bottone e “vanno da sole”. Bisogna pedalare. Se non si pedala, non subentra l’assistenza del motore. In più, i sistemi più moderni sono studiati per restituire i watt in proporzione a quelli che il ciclista già sprigiona con la sua pedalata. Quindi, si fa fatica. Meno di una muscolare, nessuno vuole obiettare. Ma il cicloturismo non è una gara a chi suda di più.

sono brutte e pesanti

“Non è bello ciò che è bello. E’ bello ciò che piace”. Certo è che le aziende che producono biciclette elettriche badano (eccome) anche al gusto. Le linee moderne e snelle strizzano l’occhio al design e allo stile. E sbaglia anche chi pensa che sia oltremodo pesanti. Certo, fare paragoni tra eBike e modelli muscolari non ha senso. Ma anche su questo versante i brand stanno facendo a gara per contenere i pesi, ridurre le dimensioni e gli ingombri, “nascondere” batterie e motori.

si scaricano presto

Altro mito da sfatare. Le batterie sono cambiate parecchio nell’ultimo biennio. I modelli più moderni hanno una carica che può durare diverse decine di chilometri. E poi le località turistiche dove passano alcuni percorsi noti e famosi si sono attrezzate per collocare colonnine per la ricarica e renderle disponibili ai cicloturisti.

Una colonnina di ricarica per eBike lungo la Ciclovia Alpe Adria
Una colonnina di ricarica per eBike lungo la Ciclovia Alpe Adria

Che devono imparare a fare delle scelte lungo il loro percorso, perché è chiaro che una spinta maggiore, costante e continua, riduce di molto la durata della batteria. Il consiglio è quello di “giocare” con il cambio e con i livelli di assistenza del motore, per modulare al meglio l’assistenza.

le ebike sono una cosa da ricchi

Certo, non costano poco. Ma ci sono modelli economici di qualità e soprattutto c’è un mercato dell’usato che si è ingrossato notevolmente. Resta il fatto che in Italia si rubano ancora molte biciclette, così la paura di un furto spesso gioca a sfavore di chi vorrebbe acquistare una eBike. In questo senso stanno crescendo le offerte di assicurazioni che tutelano il vostro acquisto.

non è un vero viaggio

Chiudiamo con questa. Che non è un mito da sfatare. Per noi è semplicemente un giudizio sbagliato. Ognuno è libero di viaggiare come meglio crede, di pedalare con un po’ di spinta, di fare un po’ meno fatica ma allo stesso tempo conquistare vette, tappe, scoprire luoghi che raggiunti in bici acquistano tutto un altro gusto. Quindi, ben venga il cicloturismo in eBike, ben vengano i cicloturisti che non vogliono rinunciare a questo piacere e che scelgono un mezzo a pedalata assistita. In questo sito sentitevi a casa, di famiglia!

Condividi la tua passione
Inserisci/Mostra CommentiChiudi i commenti

Leave a comment