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La bici perfetta per il cicloturismo esiste? Non lo sappiamo, ma di sicuro sappiamo che una gravel è una bici ottima anche per viaggiare. Frenata l’inevitabile euforia “modaiola”, questo modo di vivere la bici non è certo una novità (ricordate la Cinelli Passatore del 1989?). Perché le gravel sono biciclette che si lasciano pedalare quasi dappertutto, capaci di portarti in vacanza, fare cicloturismo, di allenarsi sui percorsi ciclocross, fare escursionismo e di fare tutto ciò che sta nel mezzo, compreso il commuting, il bike to work e la “gita della domenica”.

Che cos’è una bici Gravel

La bici gravel possiamo immaginarla come ibridazione tra la bici da strada, quella da ciclocross e la Mtb, e senza dubbio è riuscita a prendere il meglio da ognuna di queste tipologie. Sono robuste e confortevoli, ma anche veloci. Sono biciclette disegnate ad-hoc per essere stabili e affrontare lunghe distanze. Di sicuro non per essere super agili e reattive, come le bici da strada, anche se i modelli più evoluti sono molto migliorati anche in questo ambito.

Le gravel sono biciclette tuttofare, ottime anche per viaggiare
Le gravel sono biciclette tuttofare, ottime anche per viaggiare

È quindi una bici che si presta molto bene a viaggiare in situazioni miste, dove possiamo trovarci ad affrontare lunghi tratti asfaltati intervallati da sterrato semplice o strade bianche. D’altronde la gravel è la perfetta “allrounder”, la bici che vi porterà pressoché ovunque. Quel movimento nato sulle strade sterrate che collegano le fattorie del Midwest degli Stati Uniti ha infatti soffiato sulla brace di un ciclismo “storico”, quello che per decenni ha visto Tour e Giro disegnati su strade che l’asfalto nemmeno lo sognavano. E da qualche anno il fuoco arde di nuovo anche da noi. Se le grandi case si sono attivate solo dopo aver avuto conferma che il fuoco non fosse di paglia. Oggi sul mercato i modelli sono infiniti e la scelta non è spesso facile.

gravel bike: COME SONO FATTE

Hanno interasse lungo, baricentro basso e posizione di guida rialzata; movimento centrale più basso, tubo sterzo più lungo e angoli più aperti. Molto nel loro design è ispirato alla possibilità di affrontare le più disparate superfici in ogni condizioni meteo: il passaggio dei cavi è interno o comunque al riparo da fango e sporco, montano freni a disco, possono ospitare gomme di almeno 40 mm e il manubrio consente una posizione più rilassata e miglior controllo su terreni tecnici. Se i modelli più artigianali e quelli top dei big brand hanno prezzi impegnativi, la maggior parte delle gravel sono alla portata di tutte le tasche e sufficientemente belle da incuriosire e ingolosire chi è aperto all’idea di sedersi su un camaleonte a due ruote.

PERCHE’ SCEGLIERE UNA GRAVEL PER VIAGGIARE

Certo ci sono le bici da cicloturismo, specifiche per le lunghe distanze, già equipaggiate con portapacchi anteriore o posteriore, ma anche le gravel sono perfette per lunghi spostamenti. Questo perché indipendentemente dalle filosofie progettuali, gli elementi cardine per un prodotto destinato al cicloturismo sono l’affidabilità, il comfort e la capacità di carico, così da affrontare con la massima serenità tanto la gita fuori porta quanto i viaggi di più giorni.

Con una gravel su un tratto del Sentiero Valtellina, in Lombardia
Con una gravel su un tratto del Sentiero Valtellina, in Lombardia

E in questo segmento, diversamente dagli ambiti road e mountain “puri”, il peso non deve andare a discapito della robustezza o della facilità di riparazione. Per questo i telai in acciaio e alluminio fanno ancora la parte del leone nel cicloturismo e gli pneumatici lievemente tassellati sono ideali per affrontare in sicurezza facili sterrati e i freni a disco non sono “obbligatori”, ma consigliabili.

A tal proposito se la vostra priorità è viaggiare, magari in autonomia, portando tenda e ciò che serve a dormire outdoor, scegliete le bici che vi permetterà di montare i portapacchi anteriore e posteriore grazie agli occhielli sulla forcella e sul telaio (oppure puntate sulle borse bikepacking). Non tutte le gravel ce l’hanno ed è meglio controllare il telaio per verificare la predisposizione. Tra queste ci sono la Cinelli Zydeco, la Cannondale Topstone, Bombtrack Beyond, Kona Sutra e la Willier Triestina Jaroon.

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