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In bicicletta nel Roero, tra le colline che sono Patrimonio Unesco, vigne, cantine e castelli. E’ stato da poco inaugurato un nuovo percorso cicloturistico, ideato e promosso dall’Enoteca Regionale del Roero, per conoscere a ritmo lento questo angolo di Piemonte.

Il percorso è stato lanciato in occasione del passaggio nel Roero del Giro d’Italia 2021. L’Enoteca Regionale del Roero, che ha sede a Canale e che è un’associazione di vari Comuni del territorio (che promuove i prodotti della filiera vinicola anche in ambito turistico), è il punto di partenza e di arrivo.

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Il Roero, patrimonio Unesco

Il Roero è una porzione della Provincia di Cuneo (a Nord Est), in Piemonte. L’area prende il nome dalla famiglia omonima, la casata astese dei Roero, che a partire dal periodo medievale e per vari secoli ha dominato su questo territorio.

Il territorio è rinomato per la produzione di vini di alta qualità, conosciuti in tutta Italia ed esportati in mezzo mondo: il Roero, il Roero Arneis e il Roero Superiore, solo per citarne alcuni.

roero piemonte cicloturismo

Il territorio al pari delle vicine Langhe è anche nota meta turistica in ambito eno-gastronomico e culturale per i tanti castelli e antichi borghi che costellano il suo piccolo territorio.

Il 22 giugno 2014, durante la 38ª sessione del comitato Unesco a Doha, il Roero è stato ufficialmente incluso, assieme a Langhe e Monferrato, nella lista dei beni del Patrimonio dell’Umanità.

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il percorso, tra vigne e residenze d’epoca

Il percorso (i dettagli sono su BikeSquare) è ad anello e misura 41 km. Si parte e si arriva all’Enoteca Regionale del Roero. E’ un itinerario facile, adatto a tutti.

Affrontando il percorso in senso orario, si pedala in direzione Govone, dove si può ammirare il Castello Reale, che domina una delle colline di questa area. Dopo la visita si risale in sella e ci si muove verso Priocca.

Qui gli appassionati di vino possono visitare il Museo Mondodelvino. A Priocca, inoltre, ha sede anche uno storico ristorante stellato della zona: è Il Centro, patria indiscussa del celebre fritto misto alla piemontese.

La tappa successiva è Magliano Alfieri, il cui castello è sede del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari e della Cultura del Gesso. Da lì si procede in direzione Castagnito Alto, con la possibilità di fermarsi ad ammirare il panorama da un bellissimo Belvedere.

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cicloturismo nel roero: sulla strada del barbera

In questo tratto si passa attraverso la “Strada del Barbera”, che celebra il vino anche attraverso il progetto “Arte e Paesaggio”, che vede la posa di alcuni steli d’autore, ideati  sulla base di disegni dello scultore Riccardo Cordero per rappresentare in maniera astratta l’impegno del lavoro nel vigneto e in cantina.

Il tour procede poi verso Guarene, con un altro bellissimo castello riportato agli antichi splendori e sede di un hotel di lusso (su prenotazione si possono richiedere visite guidate).

Il passaggio da Vezza d’Alba merita poi una piccola deviazione sul suo belvedere, là dove si trova il Santuario della Madonna dei Boschi, luogo di grande spiritualità collocato in cima alle valli sottostanti, come a volerle proteggere.

A Vezza d’Alba si trova anche un antico Torrione che è stato acquistato tempo fa dalla famiglia dei viticoltori locali Ceretto, con l’idea di farne un progetto artistico e turistico in grado di replicare la Cappella del Barolo di La Morra.

Il percorso si conclude a Canale, tornando presso l’Enoteca Regionale del Roero dove, su prenotazione, si può concordare un aperitivo con vini e prodotti tipici. Al piano superiore dell’Enoteca Regionale del Roero, infine, si trova anche il ristorante una stella Michelin di Davide Palluda, uno dei più celebri interpreti dei sapori di queste terre.

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