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L’arrivo della bella stagione porta con sé giornate più lunghe, il clima mite, il sole tiepido e la voglia di stare all’aria aperta. Trieste – capitale della Mitteleuropa e destinazione di grande appeal grazie alla grande varietà di paesaggi culturali e naturali, offre svariati spunti per attività outdoor all’insegna della natura. Passeggiate, itinerari in bicicletta e innumerevoli occasioni di relax all’aperto tra il Carso e il mare, tante le possibilità per godersi l’aria mite, i profumi delle prime fioriture e i primi tepori.

Il Carso triestino non è tutto uguale! Basta spostarsi di pochi chilometri per trovare passeggiate ed escursioni che permettono di apprezzare questa notevole varietà di paesaggio.

Se in queste giornate primaverili il mare già vi ammalia non c’è nulla di più affascinante di una passeggiata nei dintorni del Villaggio del Pescatore presso le risorgive del fiume Timavo, là dove le acque di questo misterioso fiume sotterraneo erompono in superficie e creano un ambiente talmente suggestivo da esser stato considerato sacro in epoche remote. Oggi è un’oasi di frescura a due passi dal mare e dalla marina del piccolo borgo marinaro.

La passeggiata può proseguire inanellando punti di interesse straordinari, come la maestosa chiesa gotica di San Giovani in Tuba, un sentiero recuperato tra trincee e bunker della I e II guerra Mondiale e un sito paleontologico di rilevanza internazionale dove è stata rinvenuta una specie di dinosauro unica al mondo, battezzata dalla scienza Tethyshadros insularis, ma conosciuto semplicemente come Dinosauro Antonio, la cui storia unica al mondo è narrata nelle splendide sale dedicate presso il Civico Museo di Storia Naturale di Trieste.

Se ci spostiamo di qualche chilometro lungo la costa possiamo passeggiare lungo la profumatissima Strada della Salvia, al riparo dalla Bora, baciata dal sole con ampi panorami sul Golfo di Trieste tra pini ed essenze mediterranee.

Infine, per cambiare paesaggio e per assaporare l’unicità del Carso rurale, un’ottima metà è la Via Gemina, una strada romana diventata un percorso pedonale e ciclabile lungo strade sterrate e sentieri, che conduce da Malchina a Sgonico tra muretti a secco e ordinati vigneti da cui originano le pregiate varietà di vini bianchi locali.

La via Gemina

Non sarà difficile individuare cantine e osmize aperte, segnalate con allegre frasche di edera, dove poter gustare i prodotti locali in compagnia dei vignaioli e produttori locali.

Un sentiero molto frequentato in tutte le stagioni dell’anno da ciclisti, corridori e sportivi è il Josef Ressel, intitolato al noto forestale ed inventore da cui appunto prende il nome. Questo sentiero didattico e naturalistico è stato realizzato dai forestali con l’intento di dare autonomia alle persone, particolarmente ai non vedenti. Si tratta di uno dei primi sentieri in Europa ad essere dotato di un sistema di trasmettitori ad infrarosso che permette, tramite un apposito ricevitore, di ottenere informazioni vocali (in italiano, inglese o sloveno) sulla direzione e sulle peculiarità ambientali e storiche del territorio attraversato. Il percorso si snoda per 4 km sui facili sentieri pianeggianti dei boschi Igouza e Lipizza e, passando il confine tra Italia e Slovenia, collega Basovizza all’Equile di Lipizza (Lipica).

Sentiero Josef Ressel
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