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Con 40.000 km di piste esclusivamente ciclabili, con notevole impiego di segnaletica, la Germania si presenta come il paradiso dei ciclisti, dai semplici curiosi che amano osservare i panorami percorrendo su due ruote brevi tratti, offrendo ogni giorno un itinerario diverso, agli appassionati della bicicletta, pronti a percorrere itinerari che richiedono un notevole impegno fisico, arrivando ad attraversare diverse regioni, ammirando paesaggi storici, culturali e naturali, su dislivelli diversi, ma tutto all’insegna della sostenibilità e del benessere.

Il turismo sostenibile è fortemente incentivato dal governo federale, perché non stravolge l’aspetto dei luoghi visitati, ed è pienamente integrato quindi nella quotidianità. Il cicloturista ama muoversi in treno, anche con la bici al seguito, affittando il tipo di bicicletta che ritiene più idonea alla sua preparazione fisica. I collegamenti offerti sono capillari e permettono di trasportare al seguito il proprio mezzo gratuitamente.

Tra le numerose possibilità che offre la Germania abbiamo testato e scelto di raccontarvi la Saalradweg, la pista ciclabile che corre lungo il fiume Saale, 420 km di paesaggi e favole mitteleuropee. Realizzata nel 1994, attraversa la Baviera, la Turingia e la Sassonia, è considerata uno dei simboli della riunificazione tedesca. Nel periodo della divisione a blocchi era vietato avvicinarsi al territorio di confine e, a ridosso tra il del confine tra Baviera e Turingia l’itinerario presenta paesaggi realmente incontaminati. Questo paradiso per gli sportivi e per gli amanti della natura inizia alla foce del fiume Saale e termina quando il fiume si getta nell’Elba. La pista è percorribile tranquillamente da aprile ad ottobre, con temperature piacevoli anche tra luglio ed agosto.

L’affitto delle biciclette, sia muscolari che elettriche, è consuetudine in Germania. Con molte opzioni: dal semplice affitto con ritiro e consegna nello stesso luogo, al concordare un punto di ritiro, così da sfruttare al meglio l’itinerario. Il tutto prenotabile online con possibilità di stipulare un’assicurazione per la bicicletta.

Ritornando alla pista, coloro che vogliono percorrerla tutta possono dividerla in nove tappe, come suggerisce l’ente turismo della Turingia.

Si parte dalla Baviera, dalla foce del fiume Saale. La pista in questa prima tappa è quasi interamente pavimentata ed è facilmente percorribile con i bambini. Nei pressi della pista sono disponibili parcheggi non custoditi. Subito la ciclovia accompagna a godere della quotidianità tedesca. Si arriva infatti ad Hof, dove si può ammirare la chiesa di San Michele, il Municipio in stile neogotico, le facciate Biedermeier della Ludwigstrassse o il museo Vogtland, l’edificio liberty nel parco cittadino Theresienstein, per arrivare al centro della vita cittadina. Questa tappa di riscaldamento è semplice, adatta a tutti, anche se richiede un minimo di allenamento: dura 36.6 chilometri con un dislivello di 220 metri in salita e 460 in discesa.

La seconda tappa è leggermente più impegnativa: parte da Hof per arrivare a Blankenstein, 30 km con 360 metri di dislivello in salita e 410 in discesa. Attraverso strade di campagna, paesaggi collinari e ombreggianti boschi, intersecando il sentiero Jean Paul e costeggiando l’autostrada A72, incrociando resti della vita in Germania del XVII secolo, si raggiunge la cittadina di Joditz. Qui vi sono alcuni campeggi e il Badensee, dove incontriamo bagnanti in ogni stagione. Arriviamo al confine tra la Baviera e la Turingia, oggi solo confine naturale, non più il confine politico tra le due Germanie. Sull’altra sponda del Saale troviamo Hirschberg, con il suo meraviglioso castello sul Lohberg. Si attraversa così l’Autostrada 9. La tappa, a circa 500 m. s.l.m., è percorribile senza soste in poco più di due ore.

Da Blankenstein parte la terza tappa, si attraversano Saalburg e Ziegenrueck. Siamo sempre a circa 500 m s.l.m., tra le montagne di ardesia della Turingia e il bacino idrico più importante della Germania, il Bleilochstausee. La tappa, di circa 45 km è abbastanza faticosa, ma i paesaggi sono unici. Attualmente, maggio 2023, questa tappa non risulta percorribile a causa di lavori di disboscamento. I dislivelli sono di 620 metri in salita e 760 in discesa.

Nella quarta tappa si torna verso ovest, da Ziegenrueck a Saalfeld, è per esperti e richiede un attraversamento in traghetto. Lunga poco più di 40 km, si sviluppa tra i 550 m e 650 m s.l.m., tappa abbastanza faticosa con 720 metri in salita e 790 in discesa, ma, per i tratti più complessi, le municipalità tedesche mettono a disposizione degli autobus con dei carrelli al seguito su cui è possibile caricare la bicicletta. La tappa inizia con una salita nella natura incontaminata fino a Paska, per poi scendere fino al traghetto del mulino – in funzione da Pasqua fino ad ottobre – che conduce ad Altenroth. Per i più temerari che vogliono percorrere il tratto fuori la stagione consigliata, è possibile seguire le strade comuni che portano fino ad Altenbeuthen, un comune di solo 200 abitanti. Lungo la tappa troviamo il Museo del Folclore di Reitzenschwenda, che permette di entrare nello spirito della regione, e l’impressionante diga di Hohenwarte, per arrivare al percorso pianeggiante nei pressi di Kaulsdorf. La città di Saalfeld deve la sua storica prosperità al commercio di rame e argento, il meraviglioso castello barocco è oggi sede dell’amministrazione cittadina.

La tappa n. 5 parte da Saalfeld e arriva a Jena. Più semplice delle due tappe precedenti, ma è lunga circa 60 km a circa 200 m s.l.m.: richiede una buona resistenza permette di percorrerla senza sosta in poco più di 4 ore. Le strade sono quasi completamente asfaltate con più discese (410 metri) che salite (340 metri). Il percorso è idoneo per le famiglie, che incontreranno molta gente locale a passeggio lungo l’itinerario. Passando a ridosso del fiume Saale, dove gli argini sono molti bassi, seppur meno che in passato a causa del cambiamento climatico, nelle giornate piovose è necessario percorrere vie alternative. Gli amanti della cultura tedesca e mitteleuropea cominciano ad assaporare il profumo della storia. Si passa attraverso Rudolstadt, dove nella città vecchia troneggia il castello di Heidecksburg, passando si osservano miniature rococò, o si può visitare la casa di Schiller, dove l’artista tedesco incontrò per la prima volta Goethe. I paesaggi intorno Weiβenburg, Uhlstädt, il villaggio del rafting, Freienorla, la foce del fiume Orla, che qui si getta nel Saale, Orlaműnde, la cittadina di Kahla, dove si iniziano a incontrare le ben note manifatture artigianali di porcellane della Turingia, ancora oggi attività esercitata dagli artigiani del luogo.

Dopo pochi chilometri si raggiunge la Città della Luce, Jena, incastonata tra pendii calcarei, città dove è stato inventato il planetario e dove la fabbrica Zeiss ha rivoluzionato il modo di guardare il mondo, inventando il binocolo. Qui si può fare una sosta un po’ più lunga. E’ possibile rivolgersi al punto di informazioni per parcheggiare la propria bici e prenotare una visita della città. Non sono molte le guide parlanti inglese, pertanto si consiglia di prenotare l’escursione con un po’ di anticipo. Jena dista inoltre solamente 14 minuti di treno da Weimar, la perla del classicismo tedesco e del Bauhaus, e 32 minuti di treno dal capoluogo della Turingia, Erfurt, crocevia di cultura cristiana, protestante e cattolica.

La tappa numero 6 parte da Jena ed arriva a Naumburg, in Sassonia. In primavera il giallo dei fiori di colza e dei denti di leone abbaglia la vista. Dove non arriva l’azzurro del cielo, il verde dei prati illumina i sentieri. Ma Jena è la capitale economica della Turingia ed uscendo dalla città, oltre i castelli di Dornburg, è possibile osservare il cementificio di Dorndorfer o gustare la produzione di vino locale della regione vinicola Saale-Unstrut. Si arriva così a Naumburg. Vale la pena visitare qui la cattedrale di San Pietro e Paolo. Questa tappa, di circa 50 km, è particolarmente pianeggiante, ma alcuni tratti non sono asfaltati.

La tappa numero 7, di 60 km, corre solo 100 m. s.l.m., e parte da Naumburg ed arriva ad Halle. Tra antiche fortificazioni e castelli si incrocia la pista ciclabile dei Dolmen, per passare poi a Weiβenfels, con le sue testimonianze barocche, Bad Dűrrenberg e Merseburg, una delle città più antiche delle Germania. Infine si raggiunge Halle, dove all’interno della città è presente una pista ciclabile che racconta dei luoghi più belli della cittadina. Anche questa tappa è di livello intermedio, senza salite impegnative, ma con alcuni tratti non asfaltati.

I 58 km della tappa n. 8 conducono da Halle a Bernburg, attraversando il parco naturale della valle del Saale. Wettin, Műcheln, Alsleben sono solo alcuni dei luoghi che si possono visitare. A Bernburg, qualora fosse la stagione adatta, si può visitare la città a bordo del traghetto cittadino. Attività non sempre possibile perché qui, soprattuttto negli anni passati, con il freddo i fiumi ghiacciavano. Le biciclette possono essere lasciate nei box con serratura presenti in città.

Gli ultimi 32 km conducono per la nona e ultima tappa da Bernburg alla foce del Saale a Barby per una passerella finale breve e pianeggiante. Qui intorno, in quella che fu una delle più grandi aree di coltivazioni di cipolle in Germania, sono molte le testimonianze medievali, permettendo di vivere l’atmosfera di un mondo che fu, lontano dall’industrializzazione selvaggia e dal consumo del suolo. Il paesaggio intorno a Barby è meraviglioso: la città dell’Elba si trova al confine con la Riserva della Biosfera dell’UNESCO Middle Elbe. Una volta conclusa la Saalradweg potrai percorrere circa 16 chilometri sulla pista ciclabile dell’Elba fino alla stazione ferroviaria di Schönebeck e da lì prendere il treno. Lungo la strada, per chiudere in bellezza, vale la pena fare una deviazione al santuario ad anello di Pömmelte, lo Stonehenge tedesco.

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