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Tra Imola e Faenza, pedalando sui colli in mezzo a vigneti, rocche secolari, borghi, città d’arte, cantine vinicole e agriturismi dove fermarsi per soste golose: fare cicloturismo in Emilia Romagna è un piacere per tutti sensi, che renderà felici sia chi ama la bicicletta, sia chi apprezza la buona tavola.

Il comprensorio turistico tra le province di Bologna e Ravenna offre otto itinerari da percorrere in biciletta, che dalla Riviera Adriatica arrivano a Bologna, Ferrara e volendo fino a Firenze. Un tour del Centro Italia, perfetto per i weekend di primavera o per organizzare le prossime vacanze estive.

Tutti gli itinerari ciclabili possono essere percorsi con bici da strada, Mtb o eBike, noleggiabili in loco. Si può scegliere tra itinerari di tipologie diverse, adatti a chi è alle prima armi, alle famiglie con bambini o a chi è più allenato, alla scoperta di un territorio ricchissimo dal punto vista culturale, storico, naturale e ovviamente enogastronomico.

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Emilia romagna in bici

Borghi, musei, rocche medievali, centri storici ma anche cantine, ristoranti, aziende agricole, laboratori, centri termali, caseifici: sono otto gli itinerari in bicicletta proposti, ciascuno personalizzabile in base ai propri gusti.

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1. Imola da scoprire

Lunghezza: 14 km – Dislivello: 80 m – Tempo: 1,5 h

Si parte da Imola, dove basta il nome a ricordare che siamo nel cuore della Motor Valley.

L’itinerario ciclabile parte dallo storico Autodromo Enzo e Dino Ferrari, dove si trova la statua in memoria di Ayrton Senna. All’interno del circuito si trova il parco ottocentesco delle Acque Minerali, oggi luogo di sport e relax che racchiude il sito preistorico di Monte Castellaccio.

Si prosegue nel centro storico di Imola per visitare la Cattedrale di San Cassiano, la Rocca Sforzesca e poi il Canale dei Molini, opera idraulica di 42 km risalente all’epoca romana.

E siccome pedalare mette fame, concedetevi un pranzo o una cena tipica: la cucina imolese è ancora molto legata alla figura dell’arzdora, colei che tira la pasta a mano. Garganelli, strozzapreti e tortelloni di erbette e ricotta sono da provare.

Se preferite una sosta veloce, una piadina romagnola saprà ricompensarvi dalle fatiche sulla due ruote, soprattutto se abbinata ai formaggi molli e ai salumi locali. Si accompagna con un bicchiere di Sangiovese Doc o un bianco come l’Albana Docg.

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2. Da Imola a Dozza

Enoteca Regionale Emilia RomagnaDozza
Foto: Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna

Lunghezza: 19,8 km – Dislivello: 220 m – Tempo: 2,5 h

Partendo da Imola si pedala alla volta di Dozza, borgo medievale e vera e propria galleria a cielo aperto: essendo sede della Biennale del Muro Dipinto, sui muri esterni delle case sono rimaste le opere dipinte nel corso delle varie edizioni.

Da vedere anche la Rocca Sforzesca, trasformata da Caterina Sforza in un castello fortificato, dove ha oggi sede l’Enoteca Regionale Emilia Romagna, sosta perfetta per scoprire e degustare i vini emiliani Doc e Docg, con oltre 600 etichette prodotte dai 200 associati.

3. Da Dozza a Castel San Pietro Terme

Lunghezza: 16,3 km – Dislivello: 400 m – Tempo: 3 h

Di valle in valle, pedalando tra le dolci colline emiliane: un percorso molto panoramico è quello che collega Dozza a San Pietro Terme, lungo la valle del fiume Sillaro.

Nota località termale, Castel San Pietro Terme è perfetta per chi ama le attività outdoor, le escursioni e il golf. Nel centro storico, il Cassero segna la nascita della città nel 1199 e oggi ospita il Teatro comunale.

Non manca un notevole lato enogastronomico da scoprire: come in tutta la Romagna, la pasta fresca è protagonista indiscussa ma da provare sono anche la crescentina fritta, i salumi e i formaggi locali.

Una curiosità: qui ha sede l’Osservatorio Nazionale del Miele e nella vicina frazione di Varignana si produce un ottimo olio extravergine di oliva.

Osservatorio nazionale del miele Castel San Pietro
Foto: Osservatorio Nazionale del Miele

4. Lungo la Vallata del Santerno a Borgo Tossignano

Lunghezza: 15,7 km – Dislivello: 290 m – Tempo: 2 ore

Tra calanchi e il fiume, pedalando in mezzo a ulivi e alberi da frutto lungo la Vallata del Santerno: si tratta di un percorso nell’area del Parco della Vena del Gesso Romagnola. Dal centro di Borgo Tossignano si segue il fiume scoprendo la storia del borgo, salendo poi a Tossignano per ammirare la Riva di San Biagio, uno degli scorci più caratteristici della Vena del Gesso Romagnola.

A Borgo Tossignano ha sede l’Antica Società Maccheroni, che ogni anno organizza la Sagra dei maccheroni e la Sagra della polenta.

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5. Sulle colline di Faenza

Lunghezza: 34 km – Dislivello: 400 m – Tempo: 3,5 ore

Un’escursione che unisce arte, storia, colline, vigneti e frutteti: è quello che da Faenza porta sulle colline intorno, per ammirare lungo il percorso la Torre di Oriolo dalla singolare pianta pentagonale.

E poi il Museo Internazionale delle Ceramiche, vero e proprio gioiello di Faenza che conserva reperti di età precolombiana e pezzi di Fontana, Picasso e Chagall. Si prende spunto per poi fare shopping nelle botteghe degli artigiani ceramisti.

Faenza è anche una tappa perfetta per scoprire alcuni prodotti tipici del territorio: se nella bella stagione trionfano la Pesca di Romagna e la Nettarina IGP, oltre a un’ottima produzione di albicocche e uva da tavola, tutto l’anno si possono trovare ottimi piatti di pasta tirata a mano e passatelli in brodo.

Gli amanti del vino troveranno calici degni di nota ordinando Sangiovese Doc, Trebbiano, Pagadebit, Albana Docg e Cagnina dolce.

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6. Tra gessi e calanchi a Brisighella

Percorsi in bici in Emilia Romagna Brisighella
Brisighella

Lunghezza: 19 km – Dislivello: 260 m – Tempo: 2,5 ore

Brisighella non ha bisogno di presentazioni: borgo medievale inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia, nonché comune Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e Città Slow, è famoso per il suo centro storico caratteristico e per il suo olio extravergine di oliva DOP, da assaggiare (e comprare) nell’Enoteca Regionale di Dozza.

Non a caso, tra le tante certificazioni, Brisighella è anche Città dell’Olio e del Vino, visto che siamo nella zona di produzione del Sangiovese Doc e dell’Albana di Romagna DOCG.

Per i buongustai, una tappa obbligata sono i tanti ristoranti della città che hanno in menù il Carciofo Moretto, da gustare crudo affettato sottile o conservato sott’olio.

Le colline intorno sovrastano la zona termale e offrono scorci panoramici sul borgo e i suoi tre colli.

7. Riolo Terme e la Valle del Senio

Lunghezza: 25 km – Dislivello: 430 m – Tempo: 3 ore

Un percorso per vedere la Rocca di Riolo Terme, appartenuta a Caterina Sforza, al cui interno si trova il Museo del Paesaggio dell’Appennino Faentino e poi le mura a sbalzo, le vedute sulla valle del Senio e ovviamente le Terme di Riolo, edificate nel 1870 in stile Liberty e immerse in un parco secolare.

Dal punto di vista gastronomico, siamo nell’area di produzione dello Scalogno di Romagna IGP, bulbo che unisce le caratteristiche della cipolla, dell’aglio e del porro e viene usata in moltissimi piatti locali: crudo, sottaceto o come condimento per la pasta.

8. Casola Valsenio: a casa del papà del cicloturismo

Giardino delle erbe Casola Valsenio
Il Giardino delle Erbe di Casola Valsenio. Foto di Imola Faenza Tourism Company

Lunghezza: 12,5 km – Dislivello: 450 m – Tempo: 2,5 ore

Alfredo Oriani è uno scrittore faentino, considerato il padre del cicloturismo: nel 1897 fece un viaggio di un mese da solo in bicicletta tra Romagna e Toscana, al termine del quale pubblicò il libro “La bicicletta”.

La sua casa si trova a Casola Valsenio e oggi è stata trasformata nella Casa Museo Il Cardello: è un ottimo esempio di casa signorile romagnola a cavallo tra ‘800 e ‘900 e al suo interno si trova anche l’inseparabile bicicletta di Alfredo Oriani.

Chi ama le erbe botaniche può aggiungere una visita al Giardino delle Erbe Augusto Rinaldi Ceroni, un orto botanico che contiene oltre 500 varietà di piante officinali e organizza spesso visite guidate e laboratori sulla distillazione e la preparazione di tisane.

Non stupisce, quindi, che Casola sia definita Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati, caratteristica che si riscontra anche a tavola: spesso si servono piatti a base di erbe officinali, guarnite con petali di fiori e frutti antichi. Un consiglio? Entrate in gelateria e provate gusti mai visti altrove!

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1 Comment

  • by Ivan
    Posted 25 Aprile 2021 08:40 0Likes

    Sarebbe bello se inseriste anche i tracciati GPS da poter scaricare. Belli gli articoli ma servirebbe qualcosa di pratico da abbinare e i tracciati sono le cose che più tornano utili.

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