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Gianni Bastianelli, direttore generale di Enit, l’Agenzia nazionale per il turismo, scommette su cicloturismo e eBike.

In questa intervista in esclusiva per Cicloturismo360, offre spunti e riflessioni per le imprese del settore rivolte all’incoming e al ricettivo in generale: spiegando come il turismo attivo, l’outdoor, il turismo slow e anche quello culturale possano essere leve per il rilancio del settore a livello nazionale.

Gianni Bastianelli, direttore generale di Enit, l'Agenzia nazionale per il turismo
Gianni Bastianelli, direttore generale di Enit, l’Agenzia nazionale per il turismo

turismo, pandemia e cicloturismo: opportunità e soluzione

La pandemia infatti ha sconvolto piani e progetti dell’intero comparto turistico costringendo gli operatori e gli addetti ai lavori a riprogettare nuove strategie. I borghi italiani rappresentano un patrimonio assoluto per la nostra nazione e il turismo lento ha salvato in molti casi la stagione di tanti operatori.

Il cicloturismo ha fatto boom. Ha giocato la parte del leone, con una crescita a due cifre, ha trainato le vacanze italiane e secondo gli studi di settore la sua parabola ascendente è solo all’inizio.

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Ecco l’intervista in esclusiva per Cicloturismo360.

K: Il turismo ha trovato ossigeno nell’outdoor e nel cicloturismo. Vista la continua attività di promozione Enit sui mercati stranieri ha qualche suggerimento da dare alle imprese e agli operatori per essere più attrattivi?

B: La sinergia è alla base di ogni grande impresa che va a buon fine. Direi che la contingenza ci ha insegnato quanto sia importante sintonizzare le proprie esigenze anche sulle necessità altrui per affrontare le nuove sfide di questa epoca tra cui quella della sostenibilità.

Una sostenibilità che sta prendendo forma e che per questo va immaginata creando un’offerta turistica fino ad ora poco uniforme ed omogenea e un nuovo modo di erogarla con la creazione di servizi specifici.

L’Italia è leader assoluta nel turismo a lungo raggio: un quarto dei turisti da extra Europa viene in Italia e quindi la Penisola soffre particolarmente del blocco dei voli dai Paesi long haul e qui Enit sta cercando di rafforzare la posizione dell’Italia con un’operazione di mantenimento del brand attraverso attività di promozione.

E’ un invito ad essere coerenti e coordinati. La sfida di amministrazioni e comunità locali sarà quella di rendere stabili le forme di servizi collaborativi anche rendendoli maggiormente fruibili alle fasce solitamente meno attente al dibattito sulla collaborazione tra enti locali e cittadini.

Città legate solo al turismo internazionale dovranno orientarsi sulla fidelizzazione di quello domestico per accelerare prospettive di ripresa parossistiche portate fino al 2022.

K: Un ruolo determinante sarà giocato dallo sviluppo digitale, conferma?

B: Il digitale è diventato anche un incentivo per incrementare l’interesse degli utenti verso nuove forme finora scarsamente esplorate di esperienza culturale, come visite guidate virtuali ai musei, reading, rappresentazioni teatrali o concerti online.

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Ben vengano inoltre campagne con il coinvolgimento attivo di personaggi famosi (le Marche, per esempio, hanno puntato su Nibali come testimonial per il cicloturismo, ndr) ma anche dei cittadini con i loro racconti e il loro storytelling social.

itinerari in bicicletta nelle Marche
La campagna di Ascoli Piceno, nelle Marche (credit: Maria Uspenskaya)

Il turismo culturale deve diventare anche pop e creare una rete che dia vita ad un circuito che coinvolga tutti i poli museali magari con biglietti unici, con offerte all inclusive che comprendano più siti e ingenerino collegamenti multisegmento in modo da animare i poli culturali con visite interattive che calino il messaggio culturale nell’attualità.

Il turismo va ricalibrato intrecciando percorsi sensoriali e con l’innovazione.

k: ENIT ha partecipato ancora una volta al recente GiroE, il Giro d’Italia in bicicletta a pedalata assistita al seguito del Giro dei professionisti. L’ebike può rappresentare un valore per la promozione del nostro Paese?

B: L’eBike è un’opportunità straordinaria per il turismo italiano di sviluppo di una nuova offerta turistica e per raccontare in modo sostenibile e da una prospettiva diversa le eccellenze italiane ed esportare la conoscenza anche dei territori meno noti.

La bici è un modo straordinario per scoprire l’Italia. Piace la vacanza attiva, fare movimento anche quando si è in vacanza. E piace soprattutto agli stranieri: il 61 per cento dei cicloturisti che percorrono l’Italia viene dall’estero.

Giro E ebike
Uno scatto del Giro E 2020, che si è corso in parte insieme al Giro d’Italia

Quest’anno poi la partecipazione di Enit al Giro E ha avuto un significato particolare: l’ente che ha compiuto 101 anni ha quasi la stessa età del Giro d’Italia. E’ stato un appuntamento che ha ridato un po’ di respiro e speranza per la ripartenza e la promozione dell’Italia nel mondo e che ha consentito di mostrare il territorio italiano in modalità slow.

K: Bandi recenti favoriscono iniziative rivolte alla valorizzazione territoriale laddove ci sia un borgo. aprendo ai mercati esteri quali sono le nazioni più interessanti che il settore dovrebbe non sottovalutare nella sua programmazione marketing?

B: L’Italia è al primo posto in Europa per flussi di turismo extra europeo, è quindi innegabilmente una destinazione top of mind amata già da tutte le nazioni.

Si sono accelerate tendenze già in atto prima della pandemia, come il turismo slow, il turismo attivo e sportivo, il viaggio multi generazionale con la propria famiglia e con gli amici ma anche i viaggi esclusivi.

Enit è consapevole del valore dell’Italia e di quanto possa offrire la Penisola e punta già da tempo ad una promozione sempre più capillare in grado di coniugare la sostenibilità con la qualità grazie allo stile di vita italiano.

E’ stata rafforzata anche la presenza di in Cina con l’apertura della sede di Shangai e continua la valorizzazione dell’Italia attraverso le 28 sedi nel mondo che quindi rappresentano un presidio di crescita costante dell’immagine di questo Paese che tende a non sottovalutare alcun mercato perché ha tutte le carte in regola per soddisfare ogni tipo di viaggiatore.

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K: Le realtà imprenditoriali del settore arrancano nel digitale con siti a malapena tradotti in inglese. ENIT, per queste, può rappresentare un vantaggio per una migliore comunicazione/promozione sui mercati stranieri?

B: L’attività di networking internazionale condotta da Enit tra istituzioni, enti, pmi e operatori del settore mira proprio ad implementare indirizzare e aggiornare le modalità di creazione e promozione dell’offerta turistica.

Di recente abbiamo anche avviato il progetto Eco Tandem con l’Europa per sostenere le piccole e medie imprese nel processo di conversione tecnologica e sostenibile

Abbiamo realizzato oltre 30 campagne marketing, almeno una per ogni Paese con sede Enit nel mondo, ci siamo attivati da subito con il cruscotto sul settore e il monitoraggio nazionale e internazionale per fornire gli strumenti utili e i dati per la ripartenza del settore, abbiamo lanciato e implementato una app gratuita per smartphone che regala assaggi di Italia da vivere poi live.

Stiamo digitalizzando un archivio di oltre 100mila ritrovamenti Enit che formeranno il Primo Archivio Storico del turismo italiano. Ogni giorno organizziamo webinar internazionali che sono un collante per la rete della filiera turistica e alimentano il networking tra comparto pubblico e privato. 

Sul b2b, stiamo accompagnando le campagne digitali con webinar dedicati all’Italia su tutti i mercati, con digital training e anche corsi di lingua italiana dedicati agli agenti di viaggio all’estero per fidelizzare le nostre relazioni.

Stiamo costruendo un marketplace virtuale permanente per l’incontro domanda e offerta turistica in collaborazione con le regioni italiane.

La ripartenza ci vede impegnati con una campagna di comunicazione b2c, di concerto con il Mibact, prevalentemente sui canali digitali, Viaggio in Italia, sia sul mercato domestico che sui mercati internazionali che è partita in questi giorni.

Le attività di digital PR, attraverso una rete di influencer individuati a livello internazionale, consentiranno di veicolare con maggiore efficacia e profondità la nostra narrazione.

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K: C’è il rischio dell’over tourism nei borghi e molte amministrazioni locali non sono interessate ad avere bus pieni di turisti e nemmeno sarebbero in grado di sostenere l’arrivo di centinaia di turisti. Un problema che ha già risposte o da prendere in considerazione?

B: Enit attraverso campagne mirate e con un piano del turismo articolato che punta su un turismo a valore e mira a distribuire il carico antropico in diversi momenti dell’anno e in aree meno conosciute stimolando la creazione di pacchetti turistici che incentivino una domanda variegata.  

Un modo per distribuirlo in vari periodi dell’anno e in aree meno note sono i tematismi, la creazione di eventi multisegmento e multisensoriali nonché le aperture straordinarie di musei e luoghi d’arte in fasce orarie diverse e per ogni esigenza d’età e magari investimenti sul merchandising per creare senso di appartenenza

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