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Più piste ciclabili, più sicurezza per i ciclisti, e un po’ meno bike sharing: è la fotografia fatta dal sesto rapporto dell’Osservatorio Focus2R, la ricerca promossa da Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) con Legambiente.

La ricerca, elaborata da Ambiente Italia, è stata presentata durante un webinar a cui hanno preso parte anche gli assessori con deleghe alla Mobilità delle città di Roma, Milano, Parma, Genova e Torino.

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Focus2R, Ancma e Legambiente analizzano la ciclabilità in Italia

Da sei anni l’indagine, che parte con un questionario inviato assieme con quello di Ecosistema Urbano di Legambiente, fornisce la più completa e aggiornata panoramica delle politiche introdotte dai Comuni capoluogo di provincia italiani e dedicate a ciclisti urbani (e motociclisti).

In questa edizione si concentra sulla mobilità in epoca Covid. I risultati del monitoraggio presentato oggi sono infatti il frutto di un questionario rivolto nel corso del 2020 a 106 Municipi, a cui hanno risposto 94 amministrazioni.

Il report rende quindi disponibile un significativo bacino di informazioni su piste ciclabili, sharing mobility, parcheggi dedicati e tanti altri aspetti legati alla mobilità su due ruote nei centri urbani fornito direttamente dai governi locali.

Malgrado sia ancora profondo il divario tra Nord e Sud del Paese nelle misure messe in campo, l’ultima rilevazione conferma comunque una positiva e graduale ascesa dell’attenzione alla mobilità su due ruote nell’agenda politica delle città italiane.

Un interesse in rialzo, che ha riguardato i principali indicatori del report, ma ancora non allineato al rinnovato protagonismo di biciclette e motocicli e alla loro crescente presenza in ambito urbano. Il mercato di riferimento descrive infatti un vero e proprio boom delle due ruote, con il settore bici che si avvia molto probabilmente a replicare il successo del 2020 con oltre 2 milioni di pezzi venduti e quello moto che segna un sorprendente + 21,2%, immatricolando quasi 290mila veicoli.

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Più piste ciclabili dopo la pandemia

Entrando nel vivo dei risultati del rapporto, dall’universo della mobilità a pedali arrivano buone notizie sul fronte dell’infrastrutturazione ciclabile. Ben 31 Comuni, anche per sopperire ai problemi di circolazione legati al Covid, hanno realizzato complessivamente 224,5 km di nuove piste ciclabili.

La maggior parte delle amministrazioni locali intervistate ha introdotto più di 2 km di piste ciclabili, mentre 7 più di 10 km. La disponibilità media di piste ciclabili, ciclopedonali e zone con moderazione di velocità a 20 e 30 km/h sale anche nel 2020 e raggiunge 9,5 metri equivalenti (+25% rispetto al 2015, primo anno di rilevazione del Focus2R).

Cresce anche il numero di Comuni in cui è consentito il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici (52%), in lieve aumento rispetto al 2019 e in netta crescita rispetto al 31% del 2015.

Stabile invece il dato delle amministrazioni che hanno allestito postazioni di interscambio bici in tutte o almeno una stazione ferroviaria (74%), oppure presso scuole e università (80%).

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eBike, le colonnine di ricarica scarseggiano

Cala la percentuale delle città dove sono disponibili punti di ricarica elettrici delle biciclette a pedalata assistita, che passa dal 38% del 2015 al 33% del 2020 (era il 35% nel 2019).

Come nel 2019, la maggior parte dei punti di ricarica si concentra in poche città, in particolare Trento e Padova che, insieme, contano quasi l’80% del totale, rispettivamente 320 e 312. In ogni caso, 13 comuni su 23 non superano i 5 punti di ricarica e soltanto 6 comuni ne hanno più di 10.

Per quanto riguarda infine il bike-sharing, il 54% dei Comuni ha introdotto servizi di condivisione delle biciclette con una flotta complessiva di circa 35 mila mezzi.  Tra le città con il maggior numero di prelievi troviamo Milano, Brescia, Firenze, Torino e Bologna, tutte sotto il milione di prelievi annui, tranne Milano che registra 4.3 milioni di prelievi nel 2020. Il numero di prelievi totali annui diminuisce del 47% rispetto al 2019, così come la percorrenza totale che scende del 51% rispetto al 2019.

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