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Un viaggio in bici dall’Italia alla Sierra Leone, in Africa, è già di per sé una notizia da raccontare. Se poi a farlo è Roberto Peia, che ha una storia personale legata alle due ruote che si intreccia in qualche modo con la storia della bicicletta del nostro Paese, allora è chiaro che non ci possiamo tirare indietro.

“Ex giornalista e scrittore, ora da pochi mesi in pensione e, a 67 anni suonati, vorrei intraprendere un viaggio, in bicicletta e a cui sto pensando da tempo: partire da Milano e arrivare fino in Sierra Leone“, le parole di Roberto che partirà il 17 settembre e pedalerà anche per beneficenza.

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In bici dall’Italia alla Sierra Leone, il programma del viaggio di Roberto

“Pedalerò per tutta la costa mediterranea della Francia e della Spagna.
Poi mi imbarcherò per il Marocco e continuerò sulla costa atlantica per giungere finalmente a Freetown, dove c’è il primo degli ospedali di Medici con l’Africa“, aggiunge Roberto.

roberto peia viaggio in bici dall'italia alla sierra leone

“Da qui lascerò la costa e partirò per l’interno del paese e farò un giro di circa altri 1000 km per visitare, e raccontare, gli altri 5 ospedali del Cuamm. Il mio viaggio, oltre a motivazioni di carattere personale, ne ha anche qualcuna di carattere umanitario e perciò mi piacerebbe che il mio pedalare fosse utile non solo a me, ma anche ad altri: per questo vorrei dare visibilità (e far arrivare anche qualche donazione) a tre associazioni”, aggiunge il cicloviaggiatore.

Che è stato fondatore di Ubm, Urban Bike Messengers, la prima società di pony express in bicicletta, e dell’urban bike cafè di ispirazione nordeuropea, Upcycle.

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pedalate solidali dall’italia all’africa

Il viaggio di Roberto Peia ha anche un risvolto solidale. Pedalando ha deciso di sostenere Cuamm, Medici con l’Africa, che dal 1950 opera in Africa dove ha creato ospedali, centri salute e dispensari, formato medici, infermieri, tecnici e inviato più di 2000 medici e operatori.

Altra realtà a cui Roberto ha deciso di dare visibilità col suo viaggio è Senegol, associazione nata a Milano che si adopera per migliorare le condizioni di vita dell’infanzia in Italia e in Senegal riconoscendo allo sport un ruolo importante per il benessere psicofisico di bambini e adolescenti.

Infine Peia sosterrà anche l’operato di World Bicycle Relief, la Ong che dona biciclette, in molti paesi africani, a infermiere, maestre e a chi ne ha bisogno.

“Ad oggi ho ottenuto la sponsorizzazione di diverse e prestigiose aziende ed ho il supporto di amici, riviste ed ex colleghi giornalisti”, aggiunge Roberto. Che ha lanciato il sito www.peiapedala.it dove è possibile vedere chi seguire il suo viaggio e tramite il quale si possono fare donazioni alle associazioni sopra citate.

Peia partirà per l’Africa il 17 settembre 2022: per la prima tappa di circa 80 chilometri sarà seguito da una piccola carovana di amici e ciclisti fino alla Cooperativa Valli Unite, a Costa Vescovato.

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