Nel 2022 sono stati 1,9 milioni i cicloturisti in Italia e di questi il 63% sono stati turisti stranieri. A questi bisogna aggiungere i 4,4 milioni di turisti attivi che hanno utilizzato la bicicletta in vacanza pur non essendo lo scopo principale del viaggio: un dato che conferma la potenzialità del turismo in bici nel nostro Paese. Questi dati emergono dalla terza edizione di “Ecosistema della Bicicletta”, l’annuale rapporto sviluppato da Banca Ifis che fotografa l’andamento e le prospettive del settore e che è stato presentato a Cesena in occasione dell’“Oscar Italiano del Cicloturismo 2023”, del quale la Banca è partner ufficiale per il secondo anno consecutivo.
La produzione italiana delle biciclette
La terza edizione del volume “Ecosistema della Bicicletta” prodotto da Banca Ifis evidenzia l’ottimo stato di salute del settore produttivo italiano della bicicletta. Nel 2022, il comparto ha registrato circa 2,0 miliardi di euro di fatturato, un dato in crescita del +10% rispetto al 2021 che già si era rivelato anno record. A spingere il settore è stata soprattutto la crescita della produzione di biciclette elettriche.
L’incremento del fatturato è andato di pari passo con l’aumento della redditività, con la filiera di produzione che ha saputo compensare l’impatto dell’inflazione sui costi di produzione. In particolare:
Relativamente al 2023 si stima un outlook positivo di ulteriore crescita. In particolare, il fatturato è rivisto al rialzo di un ulteriore 6% nel 2023. A trainare il settore saranno soprattutto i piani dei produttori che prevedono una forte accelerazione in 5 macrocategorie: tecnologia digitale; formazione del personale; ricerca e sviluppo; risparmio energetico; sostenibilità. Nell’anno in corso, inoltre, le imprese produttrici si sono dichiarate intenzionate a ridurre le importazioni di prodotti semi-lavorati e di componentistica, una scelta che dovrebbe favorire la polarizzazione del “Made in Italy” aumentando la qualità dei prodotti.
2023: l’anno del cicloturismo
Il rapporto “Ecosistema della Bicicletta” prodotto da Banca Ifis evidenzia inoltre come nel 2022 il cicloturismo si sia imposto come uno dei fattori incentivanti lo sviluppo dell’ecosistema italiano della bicicletta. In particolare, lo studio ha evidenziato come nel corso del 2022 la bicicletta sia stata la compagna di viaggio per 6,3 milioni di turisti in Italia, 1,9 milioni dei quali si sono dichiarati veri e propri cicloturisti. L’impatto economico di questa particolare tipologia di turismo si è concretizzata in 7,4 miliardi di euro di spesa della quale, per quanto riguarda il cicloturismo vero e proprio, hanno beneficiato in particolare strutture ricettive (1,4 miliardi di euro), ristorazione (0,8 miliardi), abbigliamento (0,5 miliardi) e attività leisure (0,3 miliardi).
La durata media della vacanza dei cicloturisti nel corso del 2022 si è attestata in 11 giorni. A livello di distribuzione dei flussi, invece, lo scorso anno il cicloturismo ha prediletto il Nord Italia con il Trentino-Alto Adige che si è imposto come meta preferita grazie alla sua leadership nell’accoglienza e presenza di piste ciclabili. Analizzando le sole preferenze dei cicloturisti italiani, invece, grande interesse ha ottenuto il Sud Italia che ha attirato il 18% dei flussi.
L’outlook del cicloturismo rimane positivo anche nel 2023: il rapporto “Ecosistema della Bicicletta” evidenzia come i ricavi dei tour operator attivi nel cicloturismo siano attesi in crescita del +15%.
A pesare sullo sviluppo futuro del comparto saranno però soprattutto tre tendenze: i) l’aumento della produzione di ebike; ii) l’aumento delle ciclovie, richiesto dal 45% dei cicloturisti e iii) l’aumento dell’organizzazione dei tour di gruppo, richiesti dal 71% degli stranieri.
Sempre in ottica futura, infine, un importante volàno per il settore è rappresentato dalla capacità di fare squadra delle imprese locali. Nel 2022, ben il 72% delle imprese attive nel cicloturismo ha attivato una o più collaborazioni con altre realtà locali per realizzare progetti dedicati: questa quota è vista in crescita del 7%, fino a raggiungere il 79% nel 2023.
L’ebike, la bicicletta che non c’era
Tra i vari comparti della produzione italiana di biciclette, l’ebike rappresenta quello a maggior tasso di crescita. Secondo i dati elaborati da Banca Ifis, nel triennio 2019-22 il tasso di crescita medio della produzione di ebike in Italia è stato del +21%. Tra i vari dati del comparto, si segnala in particolare che:
⦁ A fine 2022, ben il 56% delle imprese italiane produttrici di biciclette sosteneva di avere in produzione uno o più modelli di ebike;
⦁ La quota di fatturato delle aziende produttrici derivante dalla produzione di ebike o componentistica si attesta al 37%;
⦁ L’Italia nel 2022 si è confermata un polo produttivo dell’ebike, con un saldo import/export positivo per 43mila unità;
⦁ I modelli prodotti dalle prime 8 imprese italiane per volumi presenti sul mercato si confermano eccellenti nel giudizio degli utenti, con un rating di 4,1 in una scala da 1 a 5.
Anche il comparto italiano della produzione di ebike conferma un outlook positivo per il 2023 e, più in generale, per il prossimo quinquennio nel quale si stima che il fatturato del mercato mondiale crescerà ad un tasso medio del 15,4% annuo. A trainare il settore saranno soprattutto gli investimenti in tecnologia e, in particolare, nel battery management system e nella connettività col 5G.