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Dopo una prima edizione di successo, da venerdì 5 a domenica 7 maggio 2023 torna Pavè – Pedalando a Venezia, il bike festival di narrazione ideato e organizzato da La Velostazione Venezia APS in collaborazione con Museo M9, con i patrocini di Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania, Regione Veneto, Comune di Venezia e Università Iuav di Venezia.

Protagonista di Pavè è la bicicletta, straordinario veicolo di coesione sociale e nuova percezione della realtà, che rivitalizza i territori, risveglia il commercio, rilancia la cultura e il turismo.

Il festival è una tre giorni “con la testa sulla bicicletta” per raccontare la trasformazione globale in atto nella mobilità individuale, che tenta di allontanarsi dall’indiscriminata motorizzazione di massa.

Sono due le anime complementari a dare struttura al festival:

  • la dimensione narrativa con un palinsesto ricco di talk, laboratori e proiezioni
  • le esperienze di outdoor puro e sui pedali, con due imperdibili appuntamenti

Il palinsesto narrativo

Gli appuntamenti più divulgativi sono ospitati nelle aree museali di M9 – Museo del ‘900, venerdì 5 e sabato 6 maggio, dalle 10 alle 19. Qui si alternano testimonianze e racconti di urbanisti, cicloviaggiatori, ultrarider, film-maker e attivisti. Tre i filoni principali:

  • Città e cambiamento: si parlerà di come rimettere al centro delle città le persone, mandando in soffitta il vecchio modello autocentrico. Le città di tutto il mondo sono di fronte alle conseguenze dell’uso senza freni di automobili e mezzi inquinanti. La prima questione da affrontare per la diffusione della mobilità ciclistica urbana è la costruzione di un contesto “amico” della bicicletta, nel quale sia possibile muoversi ovunque in modo confortevole e sicuro. Sarà Roberto Mezzalama a parlare di ambiente e crisi climatica e su come il “Clima che cambia l’Italia”. Mentre dalla Germania, ci sarà l’intervento di Rebecca Peters, geografa dei trasporti e presidente nazionale di ADFC, associazione ciclistica che conta 230.000 membri e rappresenta gli interessi della comunità a pedali sui palcoscenici politici ad ogni livello. Emma Missale, campionessa mondiale di corrieri in bici nel 2019 e nel 2022, racconterà invece la versatilità di forma e utilizzi delle cargo bike che permettono di allontanarsi dal paradigma auto-centrico della logistica e degli spostamenti.
  • Ciclovisioni: la bici come ecologia, filosofia di vita, modo di osservare il mondo con altri occhi e ritmi. Testimonianze dal bikepacking evoluto che parlano del rapporto che il ciclista instaura con il territorio in cui si muove: un legame profondo che coinvolge tutti i sensi e permette di percepire sfumature e dettagli del paesaggio che con un mezzo veloce perdono di significato. Tra gli ospiti Enough Cycling, un collettivo che attraverso i viaggi, le gare e le altre esperienze del gruppo prova ad essere fonte di ispirazione e a promuovere l’uso della bicicletta nelle sue più diverse forme; e Francesco Franchi, giornalista e caporedattore di La Repubblica, presenta “Ciclo-stile”, un giro del mondo di carta, attraverso le pagine che raccontano una passione diffusa. Ci sarà anche chi di chilometri ne macina parecchi, come gli ultra ciclisti Martin Bergmeister, che racconta la sua partecipazione alla Race Across America (RAAM) e Daniele Valiante, che racconta TRAKA state of mind. Ma non mancheranno interventi su bike community e cicloturismo.
  • Cinema e clima: in chiusura di ogni giornata è in programma una proiezione su tematiche ambientaliste. I film sono selezionati per PAVÈ da Film Festival della Lessinia, unico concorso cinematografico internazionale esclusivamente dedicato a cortometraggi, documentari, lungometraggi e film di animazione sulla vita, la storia e le tradizioni in montagna. I film selezionati sono “Anthropocene – The Human Epoch” (87′, Canada, 2018) di Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier ed Edward Burtynsky e “Into the ice” (87′, Danimarca e Germania – 2022), di Lars Henrik Ostenfeld.

Tutti in sella

Circondati dalla bellezza del distretto veneziano, sono due gli appuntamenti in sella la bici, con ritrovo al Parco San Giuliano, domenica 7 maggio. La Pavè Classic, l’Unsupported Gravel Ride (declinata in 2 differenti tracciati, da 140 km e 90 km, con partenza alla francese tra le 7.30 e le 9.30) che vede 500 cicliste e ciclisti pedalare tra la Laguna Veneta, i fiumi Sile, Piave e Livenza lungo strade bianche, piste ciclabili, argini, sentieri e strade secondarie e solcare le acque del Bacino San Marco su un ferry-boat per il rientro in terraferma. La grande attesa creatasi attorno all’evento ha portato al sold-out delle iscrizioni nell’arco di sei giorni.

Una versione Urban, con partenza tra le 9.30 e le 11.30, porta i partecipanti a pedalare per 50 km in un percorso periurbano lungo corsi d’acqua ed aree verdi.

Convinti dell’importanza dello scambio di esperienze, Pavè ha anche quest’anno un respiro internazionale, dedicando ampio spazio alle progettualità straniere considerate avanguardie nell’ambito della mobilità attiva e sostenibile. Si è partiti dai Paesi Bassi nel 2022; mentre il 2023 è l’anno della Germania, Paese ospite nella prima mattinata di festival.

“A Pavè incontreremo cicloviaggiatori, urbanisti, artisti, tech-leader, atleti e amministratori pubblici, cineasti e gente comune. Parleremo di esperienze di viaggio, di nuove politiche a favore di una mobilità lenta e sostenibile, di urbanistica e comunicazione, di imprese titaniche. Lo faremo sempre con il faro puntato sulla bicicletta, un mezzo semplice per risolvere grandi problemi. Espanderemo la narrazione oltre i dati già noti, includendo le cose che diamo per scontate”, commenta Andrea Heinrich, curatore del festival per La Velostazione Venezia APS.

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