Un coast to coast tutto in Veneto, dalle coste dell’Adriatico a quelle del Lago di Garda (o viceversa), in puro stile gravel e bikepacking. L’idea ti stuzzica?
E’ il tracciato di Terre Nobili, la gravel experience che si terrà il prossimo 23 settembre, che si snoda tra i siti Unesco della Regione: lo hanno provato le Cicliste per Caso che hanno scoperto un itinerario bellissimo e lo raccontano su Cicloturismo360 per coloro che vorranno prendere parte a Terre Nobili ma anche per chi deciderà di percorrerlo il autonomia.
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Coast to coast in Veneto con le Cicliste per Caso
Silvia Gottardi, prossima alla partenza per la Namibia insieme alla compagna Linda, è andata alla scoperta di un Veneto inedito off-road tra natura, storia e innumerevoli tesori d’arte e cultura.
Il percorso misura 370 km da Caorle a Peschiera del Garda seguendo il tracciato di Terre Nobili. “L’itinerario è bello e vario, con poco dislivello, per la maggior parte del tempo immerso nella natura e lontano dal traffico. Con tanto, tantissmo gravel“, racconta Silvia.
Che aggiunge qualche suggerimento utile a chi vorrà provare questo itinerario: “Non pianificate tappe troppo lunghe, perché bisogna assolutamente avere un po’ di tempo per visitare le bellissime città d’arte che si incontrano durante il percorso: Treviso, Padova, Vicenza e Verona. Il Veneto è la regione con il più alto numero di siti UNESCO d’Italia: il percorso attraversa ben 7 dei 9 siti presenti in regione“.
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Da Caorle a Peschiera del Garda: ecco il diario delle Cicliste per Caso
DAY 1 CAORLE/TREVISO: 116km/220m D+
Appena fuori Caorle è subito gravel: si pedala nell’area naturalistica protetta della laguna di Caorle (tanto amata da Hemingway da avere anche un percorso dedicato) dove si possono ammirare i famosi casoni. Poi lungo gli argini del Piave e del Sile, che ci conduce proprio fino a Treviso, dove il must è uno spritz.
DAY 2 TREVISO/PADOVA: 90km/160m D+
I primi venti chilometri si pedalano lungo la bella ciclabile Treviso-Ostiglia, ricavata da un’ex ferrovia militare. Poi la sopresa è la Rotonda di Badoere, che merita la sosta. Da lì la strada è ancora lunga, principalmente si pedala lungo gli argini di alcuni canali e del Brenta. Padova è la città dei 3 senza: il prato senza erba (Prato della Valle), il santo senza nome (Sant’Antonio da Padova) e il caffè senza porte (Caffè Pedrocchi). Il must la visita alla Cappella degli Scrovegni con gli affreschi di Giotto, uno spettacolo! Per cena consigliata l’Osteria l’Anfora, che propone cucina tipica veneziana.
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DAY 3 PADOVA/SAN MARTINO B.A.: 113km/790m D+
Si riparte pedalando prima nuovamente lungo l’anello fluviale di Padova e poi lungo il Bacchiglione. Vicenza è abbastanza vicina, non potete non fare una sosta in Piazza dei Signori per ammirare la Basilica Palladiana.
Da qui in poi il paesaggio cambia: ci si addentra nelle colline, dove cominciano le salite e i fondi un pochino più accidentati. Si pedala nei boschi e su single-trek molto divertenti, tutti comunque sempre pedalabili e adatti a bici gravel. Valgono la sosta i Castelli di Romeo e Giulietta e la bella Soave immersa nei vigneti. Se non avete altri 40 km nelle gambe, consiglio di fermarvi per la notte a Soave o dintorni. Io ho commesso l’errore di proseguire per provare ad arrivare a Verona, per poi fermarmi stanchissima a San Martino Buon Albergo, che è un posto senza particolari atrattive.
DAY 4 SAN MARTINO B.A./ PESCHIERA DEL GARDA: 57km/470m D+
Qualche strappo nelle colline, ma si arriva subito nella bellissima Verona per colazione. Poi la Ciclabile di Bussolengo, ancora quale single trek, del gravel tra le vigne ed è già ora di tuffarsi nel Lago di Garda a Lazise. Peschiera ormai è vicinissima e mi accoglie con la sua spendinda Fortezza esagonale, una delle opere di difea veneziane patrimonio UNESCO.