La Fiera del Cicloturismo 2025 di Bologna si conferma uno dei punti di riferimento del turismo in bicicletta nazionale e internazionale. Il cicloturismo è infatti una tendenza che va ben oltre i confini nazionali: l’Unione Europea riconosce la bicicletta come elemento strategico per mobilità e sviluppo economico e la rete Eurovelo, composta da 17 ciclovie, attraversa tutto il continente, incluso il nostro paese. In questo importante e crescente scenario si inseriscono i risultati del nuovo Rapporto Isnart e Legambiente dal titolo “Viaggiare con la bici 2025”.
Donne, turismo rigenerativo e Gravel cycling: le tre nuove tendenze che stanno
ridefinendo il viaggio su due ruote
Tra innovazione, sostenibilità e nuove opportunità di sviluppo, l’edizione di quest’anno ha mostrato spunti per operatori, viaggiatori e appassionati delle due ruote italiani ed esteri.
« La fiera del Ciclotrurismo è più di un evento; ci piace pensare sia un punto di riferimento per il turismo su due ruote a livello non solo nazionale – ha dichiarato Pinar Pinzuti, Direttrice della Fiera del Cicloturismo – Ogni anno crescono interesse, investimenti e la consapevolezza del valore che la bicicletta può avere nel ridisegnare il concetto di turismo in chiave sostenibile».
L’Edizione 2025, tenuta nella vecchia sede del rimodernato mercato Ortofrutticolo, è stata un vero e proprio invito a scoprire nuove destinazioni pedalando (India ad esempio) e tendenze, a implementare il networking, a tracciare, insomma, il futuro del cicloturismo con una visione ed una concretezza da settore maturo.

Il futuro del cicloturismo al centro del forum
Il Forum del Cicloturismo, momento centrale della manifestazione, ha dato il via con l’incontro e il confronto tra gli operatori ed i professionisti del settore. Novità, tendenze, consapevolezza e idee al centro del dibattito per capire lo stato dell’arte e il futuro del cicloturismo tra opportunità, investimenti e dati.
Il Rapporto Isnart-Unioncamere-Legambiente, come accennato, è stato un altro momento clou dell’evento. ”Viaggiare con la Bici 2025” ha rappresentato il V rapporto sul cicloturismo in Italia ed ha confermato il trend di forte crescita di questo segmento all’interno del sistema turistico.
Nel 2024, il cicloturismo ha registrato ben 89 milioni di presenze, segnando un incremento del 54% rispetto all’anno precedente. L’impatto economico ha raggiunto quasi 9,8 miliardi di euro con un incremento di +76,4% rispetto al 2023, in cui l’incidenza della spesa dei cicloturisti sul totale è pari al 9%. I viaggiatori in bici rappresentano il 10% del totale dei turisti in Italia e dalle dichiarazioni di 1 su 5 turisti italiani e stranieri emerge che la motivazione sportiva sia quella che li spinge a viaggiare, scelta che si attesta al V posto tra le preferenze di viaggio in Italia.
L’analisi delinea anche il profilo del cicloturista nel nostro Paese, prevalentemente viaggiatori millennial tra i 30 e i 44 anni (47%), con una capacità di spesa, medio alta per il 50,8%. Nove viaggiatori su dieci sono professionalmente occupati (90,6%) e per il 70% di sesso maschile. Viaggiano in coppia per 36,6% e da soli per il
31,3%, il 64,7% dichiara una permanenza media tra 1 e 3 notti e per il 53,1% un soggiorno in hotel (categoria 2 e 3 stelle), il 97,4% organizza il proprio viaggio in autonomia soprattutto attraverso il web (63,1%).
Come lo scorso anno la spesa pro capite giornaliera dei cicloturisti italiani nel Belpaese per l’alloggio si attesta a 65 euro al giorno, mentre si evidenzia un aumento della spesa media degli stranieri pari a 132 euro al giorno, che interessa particolarmente la voce food. La pole position delle motivazioni per cui viene scelta l’Italia è: la cultura (44,2%), la facilità di raggiungimento ( 33,1%) e il desiderio di relax (30,7%).
Un altro dato interessante è l’aumento della presenza femminile tra i cicloturisti, particolarmente marcato in alcune regioni come Toscana, Liguria, Calabria ed Emilia-Romagna.
Questo tipo di turismo si sta rivelando un importante strumento di valorizzazione dei territori, in particolare delle aree interne e dei borghi, contribuendo alla crescita economica locale e alla riqualificazione di strutture e infrastrutture.
La crescita costante non deve però limitare la necessità di una strategia nazionale che supporti il settore in modo strutturato, attraverso investimenti per la sicurezza, il potenziamento della rete nazionale delle ciclovie turistiche e il riconoscimento ufficiale della figura della guida cicloturistica.
L’analisi condotta su dieci ciclovie e ciclo-itinerari regionali ha evidenziato alcune
aree di miglioramento, come la necessità di una maggiore promozione internazionale, il rafforzamento della segnaletica e l’incremento dei servizi dedicati ai cicloturisti, dai punti di ristoro alle officine di assistenza. Il rapporto conferma il ruolo sempre più centrale di questo settore nel panorama turistico italiano e la sua capacità di generare benefici economici e sociali diffusi.
Le tendenze del cicloturismo
Come si sta evolvendo il settore? Che peso hanno gli eventi quali catalizzatori per trasformare territori in destinazioni cicloturistiche di successo?
Sono domande che sono emerse in occasione del panel “I Trend del Cicloturismo e il Potere degli Eventi”
Sono tre le tendenze chiave emerse:
il crescente aumento delle donne, in particolare over 40, che si avvicinano al cicloturismo con un approccio non competitivo, ma orientato alla scoperta autentica e alla connessione con le comunità locali;
la riscoperta di destinazioni insolite e meno battute, che favorisce lo sviluppo sostenibile dei territori, generando un impatto positivo sulle economie locali e allontanandosi dai classici itinerari stagionali; il boom del gravel cycling che segna il ritorno all’avventura: sentieri e strade bianche diventano il nuovo terreno di gioco per chi cerca libertà e itinerari immersi nella natura, lontano dalle strade ad alto tasso di motorizzazione.
Dichiarazione europea sulla ciclabilità
L’Europa, soprattutto del nord, è molto affezionata alle due ruote, si sa. Ed è in prima linea a guidare la trasformazione. L’Unione Europea punta infatti sulla bicicletta come leva strategica per la sostenibilità per raggiungere gli Obiettivi del Millennio.
Nel panel “Il Cicloturismo e la Dichiarazione Europea sulla Ciclabilità: come non perdere il treno” è stata presentata un’analisi approfondita sul futuro della ciclabilità in Europa.
Il workshop internazionale
Nella formula “one to one” 115 operatori con 601 incontri fissati ha visto il coinvolgimento di 70 seller e 40 buyer provenienti da 11 Paesi (Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Lituania, Norvegia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna e Svizzera), offrendo un’opportunità di networking strategico per operatori italiani e internazionali. La presenza di professionisti del settore di diverse regioni italiane, tra cui Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria e Veneto, conferma il forte interesse nazionale e internazionale per il
cicloturismo.
I numeri della manifestazione
Più di 250 operatori da tutta Italia e dall’estero, oltre 22.000 visitatori, +30% rispetto all’edizione 2024. L’evento organizzato da Bikenomist, dal 4 al 6 aprile ha trasformato Piazza Lucio Dalla a Bologna in un crocevia internazionale di incontri, conferenze, workshop, talk e attività dedicate al mondo del turismo su due ruote. L’evento ha confermato il suo ruolo di punto di riferimento per il turismo attivo, con numeri in crescita sia in termini di pubblico che di professionisti presenti.